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Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 15376 - pubb. 01/07/2016.

Accertamento della comunione legale su beni personali acquistati durante il matrimonio e onere della prova


Tribunale di Taranto, 30 Aprile 2015. Est. Casarano.

Comunione legale – Acquisto di bene personale ex art.179, lett.f), c.c. – Successivo accertamento della comunione legale da parte del coniuge – Presuppone revoca della dichiarazione confessoria – Necessità di dimostrare l’errore di fatto o la violenza – Sussiste


Il coniuge non acquirente può proporre domanda di accertamento della comunione legale anche rispetto a beni che siano stati acquistati come personali dall'altro coniuge, non risultando precluso tale accertamento dal fatto che il coniuge non acquirente fosse intervenuto nel contratto per aderirvi.
Tuttavia, se l'intervento adesivo ex art. 179 c.c., comma 2 assunse il significato di riconoscimento dei già esistenti presupposti di fatto dell'esclusione del bene dalla comunione, l'azione di accertamento presupporrà la revoca di quella confessione stragiudiziale, nei limiti in cui è ammessa dall'art. 2732 c.c..
Quando viene in gioco l’ipotesi ex art. 179 lett. f) rileva la dichiarazione espressa che il bene risulta acquistato con il prezzo del trasferimento dei beni personali; quindi è evidente anche il suo carattere confessorio, posto che avendo partecipato anche l’altro coniuge all’atto, la stessa dichiarazione è a quest’ultimo riconducibile. Da qui l’applicabilità dell’art. 2732 c.c.. (Chiara Bosi) (riproduzione riservata)

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