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Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 16974 - pubb. 28/03/2017.

Pegno di azioni e spettanza del corrispettivo dei diritti di opzione in caso di aumento di capitale


Tribunale di Milano, 29 Marzo 2016. Est. Margherita Monte.

Pegno di azioni di società quotata - Aumento di capitale - Diritti di opzione - Mancato esercizio - Alienazione - Corrispettivo - Spettanza al debitore pignoratizio - Affermazione


L'art. 2352 c.c. non prevede disposizioni espresse circa la sorte della garanzia in caso di vendita di diritti dei opzione spettanti, in caso di aumento di capitale, ad azioni conferite in pegno. Ciò nondimeno il riconoscimento al socio delle azioni optate (in caso di esercizio dell'opzione) e l'inciso "per suo conto" contenuto nel co. 2 della predetta norma, fanno desumere la volontà del legislatore di attribuire al socio debitore sia le azioni optate, sia il ricavato dalla vendita del diritto di opzione, liberi da pegno, in conformità agli interessi che vengono in rilievo in caso di aumento oneroso del capitale sociale: l'interesse del socio ad ottenere un'utilità patrimoniale libera da vincoli, sottoscrivendo le nuove azioni od incamerando il corrispettivo della vendita, e quello del creditore che non necessariamente vede con ciò diminuita la sua garanzia e che, nel caso solo eventuale in cui ciò accada, potrà avvalersi dei rimedi generali (art. 2743 c.c.). (Marco De Cristofaro) (riproduzione riservata)

Segnalazione del Prof. Avv. Marco De Cristofaro


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