Diritto Fallimentare


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 18006 - pubb. 01/07/2010

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Cassazione civile, sez. I, 25 Luglio 2008, n. 20466. Est. Gilardi.


Fallimento - Liquidazione dell'attivo - Vendita di immobili - Modalità - Vendita senza incanto - Aggiudicazione ad un prezzo, inferiore a quello giusto - Conseguenze - Revoca della aggiudicazione - Configurabilità - Sussistenza - Fondamento



In tema di vendita immobiliare senza incanto nel fallimento, il potere di sospensione del giudice delegato, esercitabile (ai sensi dell'art. 108 legge fall., nel testo vigente "ratione temporis") anche dopo il provvedimento di aggiudicazione ed il pagamento del prezzo, fino a quando non venga emesso il decreto di trasferimento, è suscettibile di interpretazione estensiva, in quanto volto ad evitare che il trasferimento si perfezioni in capo all'aggiudicatario in presenza di situazioni che facciano approvare il prezzo offerto inferiore a quello giusto, e consente pertanto anche la revoca della aggiudicazione, giustificandosi il sacrificio delle aspettative dell'aggiudicatario con la finalità pubblicistica sottesa all'art. 108 cit.. (massima ufficiale)


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