Diritto Fallimentare


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 2176/2010p - pubb. 01/07/2007

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Tribunale Monza, 19 Aprile 2010, n. 0. .


Revocatoria fallimentare – Applicazione ai giudizi pendenti alla data di entrata in vigore del d.l. n. 35/2005 – Dies a quo – Dichiarazione di fallimento – Ratio. (14/05/2010)



Con riferimento all’azione revocatoria, appare logica e razionale la scelta del legislatore che, nel dettare il regime transitorio della normativa in materia fallimentare introdotta con il decreto legge 14 marzo 2005, n. 35, fissa come dies a quo per l’applicazione della nuova disciplina la dichiarazione di fallimento e non la data di inizio dei relativi giudizi. Ciò che legittima la revoca di un determinato atto non è, infatti, il puro e semplice compimento dell’atto stesso, di per sé legittimo ed efficace, bensì la successiva dichiarazione di fallimento che apre il concorso tra i creditori e l’esigenza del ripristino della par condicio a ritroso nel tempo. Del resto, non avrebbe potuto ritenersi ragionevole l’opposta soluzione che avrebbe rimesso l’applicazione delle nuove norme alla discrezionalità del curatore che ha facoltà di scegliere quando promuovere il giudizio o di rimanere addirittura inerte. (Franco Benassi) (riproduzione riservata)