Deontologia


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 23883 - pubb. 21/07/2020

All'atto notarile di cui sia parte un soggetto muto deve intervenire a pena di nullità un interprete

Cassazione civile, sez. II, 13 Settembre 2019, n. 22944. Pres. Manna. Est. Annamaria Casadonte.


Atti rogati da notaio di cui sia parte un soggetto muto - Intervento di un interprete - Necessità - Requisiti - Assenza di tali requisiti – Conseguenze - Nullità dell'atto - Fattispecie



All'atto notarile di cui sia parte un soggetto muto deve intervenire, ai sensi dell'art. 57 della l. n. 89 del 1913 ed a pena di nullità, un interprete che, per effetto del rinvio al precedente art. 56 della medesima legge, deve avere i requisiti necessari per essere testimone e, dunque, non deve rientrare fra le categorie menzionate dall'art. 50, comma 2, della l. n. 89 cit., ossia i ciechi, i sordi, i muti, i parenti e gli affini - di qualunque grado, se in linea retta e sino al terzo, ove collaterali, ai sensi di quanto previsto dall'art. 28 della legge notarile - del notaio e delle parti, il coniuge dell'uno o delle altre e coloro che non sanno o non possono sottoscrivere. (Nella specie, è stata dichiarata nulla una donazione posta in essere da un muto, perché le persone designate come interpreti erano parenti collaterali di terzo grado della donataria). (massima ufficiale)


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