Diritto e Procedura Civile


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 2441 - pubb. 08/11/2010

Dimidiazione dei termini dell'opposizione a decreto ingiuntivo, obiter dictum, assenza della regola di diritto e precedente non vincolante

Tribunale Belluno, 30 Ottobre 2010. Est. Giacomelli.


Opposizione a decreto ingiuntivo - Dimidiazione dei termini - Cassazione Sez. Unite 19246/2010 - Automatismo conseguente alla semplice proposizione dell'opposizione - Obiter dictum - Ratio decidendi - Esclusione - Efficacia di precedente - Esclusione.



L’affermazione contenuta nella sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite n. 19246 del 9 settembre 2010  -  secondo cui “non solo i termini di costituzione dell’opponente e dell’opposto sono automaticamente ridotti alla metà in caso di effettiva assegnazione all’opposto di un termine a comparire inferiore a quello legale, ma tale effetto automatico è conseguenza del solo fatto che l’opposizione sia stata proposta, in quanto l’art. 645 c.p.c. prevede che in ogni caso di opposizione i termini a comparire siano ridotti a metà”  -  non individua la ratio decidendi, intesa come regola di diritto connessa alla fattispecie concreta, che costituisce il fondamento logico-giuridico necessario per risolvere la controversia (dato che, nel caso esaminato dalla Corte, l’opponente aveva effettivamente assegnato un termine di comparizione inferiore a quello ordinario), ed è quindi priva dell’efficacia di precedente, costituendo un mero obiter dictum, e non può essere invocata nella soluzione dei casi successivi, non avendo determinato la decisione del caso concreto. (ug) (riproduzione riservata)


Massimario, art. 645 c.p.c.


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