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Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 24697 - pubb. 30/12/2020.

Quando il passaggio in giudicato estende i suoi effetti al presupposto della giurisdizione


Cassazione Sez. Un. Civili, 10 Dicembre 2020. Pres. Curzio. Est. Terrusi.

Giudicato implicito sulla giurisdizione - Controversie fra le stesse parti aventi titolo nel medesimo rapporto - Autorità di giudicato esterno - Sussistenza - Fondamento – Fattispecie


Il passaggio in cosa giudicata di una pronuncia del giudice ordinario, ovvero del giudice amministrativo, recante statuizioni sul merito di una pretesa attinente ad un determinato rapporto, estende i suoi effetti al presupposto della sussistenza della giurisdizione di detto giudice su tale rapporto, indipendentemente dal fatto che essa sia stata o meno oggetto di esplicita declaratoria e, quindi, osta a che la giurisdizione di quel giudice possa essere contestata in successive controversie fra le stesse parti aventi titolo nel medesimo rapporto davanti a un giudice diverso, avendo il giudicato esterno la medesima autorità di quello interno, in quanto corrispondono entrambi all'unica finalità dell'eliminazione dell'incertezza delle situazioni giuridiche e della stabilità delle decisioni. (Nella specie, la S.C. ha confermato la giurisdizione ordinaria in ordine alla domanda di pagamento dell'indennizzo per il recesso esercitato da un Comune rispetto ad una convenzione per la raccolta dei rifiuti conclusa con un Consorzio, rapporto già qualificato da una precedente sentenza resa tra le medesime parti, sia pure in relazione alla domanda di pagamento dei compensi proposta dal Consorzio e passata in cosa giudicata, in termini di appalto di servizi, anziché di accordo tra amministrazioni). (massima ufficiale)

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