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Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 24791 - pubb. 28/01/2021.

Al curatore non è opponibile l'efficacia probatoria tra imprenditori delle scritture contabili


Cassazione civile, sez. VI, 04 Dicembre 2020, n. 27902. Pres. Valitutti. Est. Ferro.

Curatore nella funzione di gestione del patrimonio del fallito - Applicabilità degli artt. 2709 e 2710 c. c. - Esclusione - Rilevabilità d'ufficio - Fondamento


Al curatore fallimentare, che agisca non in via di successione in un rapporto precedentemente facente capo al fallito ma nella sua funzione di gestione del patrimonio di costui, non è opponibile l'efficacia probatoria tra imprenditori, di cui agli artt. 2709 e 2710 c.c., delle scritture contabili regolarmente tenute, senza che tale inopponibilità, in sede di accertamento del passivo, resti preclusa ove non eccepita, trattandosi di eccezione in senso lato - e, dunque, rilevabile d'ufficio in caso di inerzia del curatore - poiché non si riconnette ad una azione necessaria dell'organo, ma al regime dell'accertamento del passivo in sé, nel cui ambito il curatore, quale rappresentante della massa dei creditori, si pone in posizione di terzietà rispetto all'imprenditore fallito. (massima ufficiale)

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