Diritto Fallimentare


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 2559 - pubb. 01/08/2010

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Cassazione civile, sez. III, 06 Luglio 2009, n. 15797. Rel., est. Uccella.


Fallimento ed altre procedure concorsuali - Fallimento - Effetti - Sui rapporti preesistenti - Mandato e commissione - Mandato "in rem propriam" - Cessione di credito con funzione solutoria - Integrazione - Fallimento del creditore cedente - Conseguenze - Art. 78 legge fall. - Disciplina - Inapplicabilità - Revoca del mandato per giusta causa - Ammissibilità - Esclusione.



Con riguardo ad un mandato "in rem propriam" che integri una cessione di credito con funzione solutoria, ancorché sia seguito dal fallimento del creditore cedente, l'effetto sostanziale dell'avvenuta cessione, che fa uscire il credito dal patrimonio del fallito prima della dichiarazione di fallimento (salva l'esperibilità della revocatoria fallimentare), non solo preclude l'applicazione dell'art. 78 legge fall., ma neppure legittima gli organi della curatela alla revoca del mandato per giusta causa, ai sensi del secondo comma dell'art. 1723 cod. civ. (massima ufficiale)


Massimario, art. 78 l. fall.


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