Diritto Civile


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 23635 - pubb. 26/05/2020

Il verbale di conciliazione quale titolo esecutivo contrattuale

Tribunale Pordenone, 08 Gennaio 2020. Est. Chiara Ilaria Risolo.


Verbale di conciliazione titolo esecutivo contrattuale – Effetti e natura

Condizione meramente potestativa – Validità

Condizione meramente potestativa – Fattispecie

Testamento olografo – Domanda di accertamento negativo – Onere della prova



Il verbale di conciliazione, secondo pacifica giurisprudenza di legittimità, consiste in una scrittura privata avente natura di atto negoziale tra le parti, “in quanto la conciliazione è frutto dell'incontro di volontà delle parti, onde l'interpretazione del contenuto di detto verbale postula un'indagine sulla volontà delle parti e si risolve in un accertamento di fatto” (Cass. 4594/2014; Cass. 14911/2007); sotto il profilo formale, pertanto, il verbale di conciliazione stipulato nell'ambito di un giudizio, non può comportare gli effetti esecutivi di una sentenza idonea a passare in giudicato, ma solo effetti giuridici di un titolo contrattualmente esecutivo ex art. 474, n. 3 c.p.c. (Cass. civ. 4564/2014).

L’apposizione, ad opera delle parti, d’una condizione potestativa semplice ad una pattuizione contrattuale è legittima, quando l'avveramento della condizione dipende senza dubbio dal comportamento d’una delle parti stesse, la quale, però, è spinta ad agire da motivi oggettivi.

Ricorre l’ipotesi dell’apposizione, ad opera delle parti, d’una condizione potestativa semplice ad una pattuizione contrattuale, quando l'avveramento della condizione dipende senza dubbio dal comportamento d’una delle parti stesse, la quale, però, è spinta ad agire da motivi oggettivi.

La parte che contesti l'autenticità del testamento olografo deve proporre domanda di accertamento negativo della provenienza della scrittura, e grava su di essa l'onere della relativa prova, secondo i principi generali dettati in tema di accertamento negativo. (Daniel Polo Pardise) (riproduzione riservata)


Segnalazione dell’Avv. Daniel Polo Pardise


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