Diritto Penale


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 13808 - pubb. 10/12/2015

Guida in stato di ebbrezza; affidabilità dell’accertamento del tasso alcolemico effettuato tramite prelievo ematico eseguito a distanza di oltre due ore dal sinistro

Tribunale Belluno, 19 Ottobre 2015. Est. Antonella Coniglio Giuliana.


Guida in stato di ebbrezza – Accertamento del tasso alcolemico tramite prelievo del sangue – Sussistenza di un notevole lasso di tempo tra sinistro e prelievo ematico – Derubricazione dalla lett. C) alla Lett. B) dell’art. 186, comma 2, D.Lgs n. 285/1992



L’esito del prelievo ematico effettuato in struttura sanitaria a distanza di oltre due ore dall’incidente stradale non è attendibile in ordine alla precisa determinazione del valore di alcool nel sangue del conducente dell’autovettura, essendo tale lasso di tempo evidentemente troppo lungo affinché la misura accertata possa essere riportata al momento in cui si è verificato il sinistro. Di conseguenza, tenuto conto del quantitativo di alcool ingerito e del peso dell’imputata nonché dell’andamento del tasso alcolemico del sangue, che inizia con una fase ascendente e poi, raggiunto il massimo, comincia a scendere fino ad esaurirsi, va derubricato dalla lett. C) alla lett. B) dell’art. 186, comma 2, D.Lgs n. 285/1992 il fatto contestato allorché, all’esito del dibattimento, venga accertato che l’imputata aveva indugiato nell’assunzione di bevande alcoliche poco prima di mettersi alla guida ed incorrere in un incidente stradale autonomo (fattispecie nella quale il Tribunale ha ritenuto di derubricare il reato dalla lett. C) alla lett. B) dell’art. 186, comma 2, C.d.S. a fronte di un accertamento tramite prelievo del sangue che, eseguito a distanza di circa 2 ore e mezzo dal sinistro, aveva fornito un riscontro positivo pari a 1,98 g/l). (Piero Tandura) (riproduzione riservata)


Segnalazione dell'Avv. Piero Tandura del Foro di Belluno


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